Nisida

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giovedì 2 marzo 2017

Asini e barili, la solita storia

C'è un detto napoletano che recita: 'e ciucci s'appiccecano e 'e varrili se scassano, che tradotto per i non madrelingua vuol dire che gli asini che portano i barili sul dorso se litigano rompono i carichi, uscendone loro pressoché illesi.
E' ciò che sta accadendo qui a Napoli tra De Magistris e De Luca (gli asini appunto).
La Regione ha richiesto al Comune di Napoli la restituzione delle chiavi dello stadio Arturo Collana, che ne deteneva l'uso da almeno una ventina di anni.
A sua volta il Comune dava in gestione a svariate società palestre, piscina, corsi di scherma, pesistica, pattinaggio, calcio femminile e pallavolo. Cera anche un corso di ginnastica gratuito per portatori di disabilità e uno per over 50. E questi sono i barili.
C'era una volta, perché adesso, riconsegnate le chiavi, è tutto chiuso e l'agonistica sta subendo un grave danno.
Alcune società si stanno appoggiando presso palestre di scuole del quartiere che hanno accettato di ospitarle, altre hanno restituito le quote associative e buonanotte.
Notizie poche e dopo circa due mesi di silenzio si scopre da un documento in 4 pagine affisso alle porte della piscina che la ditta ATI che aveva vinto la gara per la gestione del Collana è stata invalidata dal Consiglio di Stato che ha accolto la richiesta della società di Ciro Ferrara ed ha rimandato alla Regione la decisione di rifare la gara.
L'ipotesi di De Magistris che richiedeva la restituzione al Comune per la continuità della gestione è naufragata. Il Sindaco aveva altresì richiesto uno sforzo in collaborazione per fare dei lavori per consentire l'uso dello stadio Collana per gli allenamenti alle prossime Universiadi.
Niemte da fare. la Regione ha scritto nel suddetto documento che la proprietà resterà alla Regione e non fa menzione di quello di cui si era parlato. Nulla viene detto per "color che son sospesi".
A noi cittadini che abbiamo anche promosso una raccolta di firme non resta che stare a guardare mentre lo stadio se ne va lentamente in malora.
Stadio che fa parte della nostra storia, dove si sono svolti i fatti delle Quattro Giornate di Napoli.
Vedere l'omonimo film di Nanni Loy.

Qui le ultime notizie non notizie.

4 commenti:

  1. Mi sa che l'agonistica può attendere.In poche parole l'appalto per messa a norma e gestione dell'impianto è stato invalidato dal ricorso della ditta arrivata seconda alla gara contro quella che ha vinto. Un classico che più classico non ce n'è.Bisogna rifare la gara con buona pace dell'interruzione del servizio.

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  2. nel frattempo i VV.FF. hanno ritenuto non a norma l'impianto elettrico e persino la mancanza di una uscita secondaria in alcune palestre. Precisiamo che li operano da anni le società di atletica. Dubito che in tutto questo bailamme si riesca a ricominciare.

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  3. Infatti la gara prevedeva proprio la messa a norma oltre che la gestione degli impianti.Ma il punto è un altro : i ricorsi sono frequentissimi in questi casi (prima TAR poi Consiglio di Stato) e possono essere eseguiti dalle ditte che hanno perso anche per motivi futili che nulla hanno a che vedere con la buona esecuzione dell'opera (tipo un documento che si può sempre richiedere o una dichiarazione male impostata che si può fare nuovamente).Il risultato è appunto l'interruzione del servizio. Pensa alle mense scolastiche che,se interrotte,non consentono l'avvio del tempo pieno.Che dire? Nel rispetto della Legge che regola gli appalti ci vorrebbe un po' di buon senso. (ovviamente la legge è europea ma solo da noi....)

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  4. Si lo so. Capitò anche a noi all'asilo di Claudio. Solo che allora erano possibili soluzioni fai da te, tipo convenzione con ristorante vicino. Ora non sarebbe possibile.

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